Lo stato di salute dell’automazione in Italia

Lo stato di salute dell’automazione in Italia

Automazione in Italia: secondo il recente Osservatorio di ANIE Automazione, il bilancio 2018 nel complesso è positivo, ma pesa un rallentamento nella seconda parte dell’anno dovuto all’incertezza in ambito nazionale e globale.

Qual è lo stato di salute del settore dell’automazione in Italia? Quali le tendenze in atto da tenere sotto controllo per gli sviluppi futuri?

A tracciare il quadro della situazione di questo comparto strategico per l’Italia è ANIE Automazione, nel suo Osservatorio pubblicato di recente che ha preso in esame i dati relativi al 2018.

La Federazione è una delle Associazioni di Settore di ANIE (Federazione Nazionale delle Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche) e vi fanno parte imprese di tutte le dimensioni (circa un centinaio) che svolgono attività in diversi settori merceologici, tra cui l’automazione di processo, azionamenti elettrici, meccatronica.

 

I DATI 2018

Dal Rapporto sull’automazione in Italia emerge come il 2018 si sia chiuso con un incremento medio dell’8,4% del fatturato delle aziende associate e come sia proseguito l’influsso positivo degli incentivi alla digitalizzazione, iniziati con il piano industria 4.0 e divenuto poi impresa 4.0. Tuttavia, al contempo, si è evidenziato un rallentamento nella seconda parte dell’anno, a causa del clima di incertezza, nazionale e globale. Ad alimentarlo sono i rischi legati al neo protezionismo, alle politiche monetarie restrittive e alle tensioni nei mercati finanziari.

Gli investimenti hanno dato un importante impulso alla crescita, ma sono stati ridimensionati nella seconda parte del 2018. Fra i settori più dinamici si conferma l’industria farmaceutica, mentre l’industria meccanica ha mantenuto un andamento positivo, pur con segnali di rallentamento.

L’automazione industriale manifatturiera ha registrato una crescita del fatturato del 7,3% e si evidenzia come le tecnologie dell’automazione si confermino protagoniste del percorso di rinnovamento intrapreso dal manifatturiero italiano in ottica 4.0.

Un importante sostegno alla domanda è arrivato dai primi tre settori di destinazione delle tecnologie per l’automazione nel mercato italiano. Si tratta della meccanica (20% sul fatturato interno), alimentare (9%) e packaging (8%).

Se spostiamo l’attenzione alle esportazioni dirette, sempre relativamente all’Automazione industriale manifatturiera, tra il 2013 e il 2018, sono state interessate da un tasso di crescita medio annuo del 4%. I principali mercati di destinazione delle tecnologie italiane per l’automazione industriale in Europa non sono sorprese: ci riferiamo a Germania, Francia, Spagna con una quota vicina al 30% sul totale esportato.

Infine, il canale di vendita principale dei componenti e sistemi per l’automazione industriale è quello OEM (63%), seguito dai sistemisti e quadri (13%) e utenti finali (10%).

 

LE PRIME VALUTAZIONI DEL 2019

Difficile fare previsioni per il futuro. L’incertezza è la parola che più si adatta a questa prima parte dell’anno. Sono evidenti dei segnali di rallentamento nell’area europea che rappresenta un importante mercato di riferimento delle imprese italiane.

La fiducia degli operatori in Italia è accompagnata da pessimismo e, di conseguenza, dalla frenata degli investimenti che potrebbe limitare il potenziale di crescita dell’industria. Infatti, essi rappresentano un motore di crescita per l’economia italiana anche in considerazione della specializzazione del settore manifatturiero.

Le previsioni del Centro Studi Confindustria relativamente all’automazione in Italia evidenziano un indebolimento in questo senso dovuto, ancora una volta, al contesto macroeconomico più instabile ma anche a strumenti agevolanti al momento mancanti.

 

Fonte: https://anieautomazione.anie.it/osservatorio-dellindustria-italiana-dellautomazione-7/?contesto-articolo=%2Fpubblicazioni%2F#wpcf7-f2587-p2507-o1