Scegliere un quadro elettrico industriale? Controlla le certificazioni

Scegliere un quadro elettrico industriale? Controlla le certificazioni

Certificazioni: al momento dell’acquisto è importante verificare la valutazione da enti indipendenti e il rispetto delle normative, che si differenziano in base ai mercati e alle destinazioni d’uso.

Che venga utilizzato nel settore alimentare, farmaceutico o per l’Oil&Gas, al momento dell’acquisto di un quadro elettrico la valutazione delle sue caratteristiche e dell’affidabilità sono fondamentali.

Nessuno vorrebbe installare in un impianto un prodotto non conforme che rischia di essere pericoloso dal punto di vista della sicurezza.

Ma c’è un aiuto che viene incontro a chi deve scegliere un quadro elettrico, ovvero le certificazioni: attestati di enti terzi indipendenti che, a seguito di alcune prove in laboratorio, dimostrano la sua idoneità di utilizzo nell’ambiente di lavoro.

Una conoscenza maggiore delle certificazioni può dunque condurre ad una scelta consapevole e per capire meglio come orientarci abbiamo parlato con Diego Di Lelio, titolare di EiQ Industrial, che conosce da vicino il settore.

Perché quando si deve acquistare un quadro elettrico industriale è importante considerare quali sono le certificazioni del prodotto?
Devi considerare che questa tipologia di prodotto, soprattutto se si tratta di un quadro di automazione e bordo macchina, anche se è parte integrante delle dotazioni elettriche rimane un componente a sé. Per questo motivo, è importante che sia progettato e realizzato con elevate caratteristiche funzionali, di sicurezza e affidabilità al fine di garantire continuità di produzione in tutte le condizioni di utilizzo. A provare in modo scientifico tali proprietà ci sono le normative di prodotto rilasciate da enti certificatori indipendenti. Quindi la scelta di una carpenteria certificata è fondamentale per garantire la conformità dell’intero quadro elettrico e una garanzia per l’acquirente finale.

Puoi aiutarci a capire quali sono le certificazioni che consideri più significative e cosa sono in grado di attestare rispetto alle caratteristiche del prodotto?

Quando si progetta un quadro elettrico industriale è innanzitutto necessario definire il materiale col quale deve essere realizzata la carpenteria in funzione del suo posizionamento ed utilizzo. Inoltre occorre dimensionarla in modo corretto in base al materiale elettrico che si intende installare al suo interno. Sono due le protezioni fondamentali che deve garantire l’involucro. La prima, il grado IK, è la protezione contro gli impatti meccanici (norma CEI EN 50102); la seconda, il grado IP, è la protezione degli operatori dal rischio di entrare in contatto con parti in tensione e la garanzia di tenuta della carpenteria all’entrata di polveri e liquidi al suo interno (norma CEI EN 60529).

Qualcos’altro?

Sì, vorrei ricordare che quando il quadro elettrico viene installato in ambienti con atmosfere potenzialmente esplosive è necessario che sia certificato ATEX. Si tratta di un acronimo nato dalla fusione delle parole ATmosfere EXplosive e regolamenta tutti i tipi di apparecchi, sistemi di protezione e componenti destinati all’utilizzo in ambienti a rischio di esplosione. Ci sono poi altre certificazioni necessarie per poter installare gli impianti in paesi fuori dall’Europa: ad esempio alcuni Paesi pretendono la conformità del quadro elettrico secondo le specifiche norme previste dalle loro normative.

Le destinazioni d’uso di un quadro elettrico influiscono sulla tipologia di certificazione di cui deve essere provvisto?

Certamente. Ad esempio, un quadro elettrico industriale destinato all’industria alimentare deve avere un’ottima tenuta ai liquidi e alle polveri, certificata dal grado IP, dal momento che in questi ambienti per garantire il mantenimento della pulizia vengono utilizzati lavaggi ad alta pressione. Altra esigenza del mondo alimentare, in particolare nelle lavorazioni carni e negli ambienti dove vi è presenza di farine ma comunque in tutto il comparto agroalimentare, è quella di dotarsi di impianti Hygienic Design (ne abbiamo parlato qui, NdR) che consentano un’estrema facilità di pulizia dal momento che c’è una sensibilizzazione sempre maggiore da parte dei consumatori e una ricerca di alimenti prodotti in ambienti igienicamente garantiti. Se, infine, la destinazione è un impianto chimico, un’installazione offshore o una miniera, o un qualsiasi ambiente ambiente che possa presentare gas e polveri potenzialmente esplosivi, il quadro elettrico dovrà essere fornito completo di certificazione ATEX.

Cosa accade invece se il quadro elettrico è destinato ad un Paese fuori dall’Europa?

In questo caso sono necessarie certificazioni specifiche per quel Paese, come in USA e Canada dove, affinché il quadro elettrico sia conforme all’installazione sulle macchine, le carpenterie devono essere certificate secondo specifiche norme di sicurezza. La certificazione di conformità alle normative UL CSA, ad esempio, è senza dubbio quella che ci viene maggiormente richiesta da parte dei nostri clienti per l’evasione delle numerose commesse che il mercato oltre oceano offre ai costruttori europei.

Parliamo di chi rilascia le certificazioni. Come riescono a verificare la conformità di un quadro elettrico?

Le certificazioni vengono rilasciate da organismi di certificazione accreditati all’attività di valutazione della conformità dei prodotti ai sensi delle direttive europee ed internazionali. Questi organismi, attraverso specifiche prove di laboratorio, sono in grado di sottoporre i prodotti a test scientifici al termine dei quali viene dichiarata la conformità ed il grado di certificazione raggiunto. Quindi, se un’azienda propone un quadro elettrico certificato, chi lo acquista può essere sicuro che un ente indipendente e autorizzato ne ha verificato l’idoneità. Di fatto, è una garanzia di affidabilità che conviene sia al cliente finale, che può decidere consapevolmente, sia all’azienda produttrice, che in questo modo incrementa l’affidabilità della gamma di prodotti. Almeno questo è ciò che vedo qui in EiQ Industrial.

A proposito di EiQ Industrial, qual è la vostra politica sulle certificazioni?

Riteniamo che fornire prodotti certificati sia indispensabile oltre che distintivo e sia una garanzia di qualità e affidabilità sia per il nostro cliente che per l’utilizzatore finale. Siamo convinti che la certificazione dei prodotti sia un elemento imprescindibile del nostro lavoro e per questo motivo siamo sempre attenti alle nuove richieste e opportunità del mercato per poter rispondere puntualmente a tutte le esigenze. A dimostrarlo sono le certificazioni già ottenute: CE, IP66, IP69K, IK10, UL CSA Type NEMA 4X, 4, 1, 12, ATEX per la categoria 3 (in questa pagina è possibile vedere l’elenco approfondito, NdR). In considerazione dei trend di mercato, abbiamo implementato un lavoro specifico anche per le carpenterie Hygienic Design per le quali siamo in possesso della certificazione EHEDG per le innovative cerniere esterne di nostra ideazione e produzione che, da quanto mi risulta, sono le uniche sul mercato certificate e dei box di chiusura.

Ci sono altre certificazioni che avete in programma di raggiungere?

Siamo in dirittura d’arrivo per la certificazione ATEX, categoria 2, per quadri destinati alle zone 1-21 e questo è per noi un obiettivo importante che ci apre nuove ed ulteriori opportunità di collaborazione soprattutto nei settori oil&gas, chimico, farmaceutico, ma anche alimentare. Stiamo inoltre lavorando molto sulla linea di carpenterie Hygienic Design per le quali siamo già in possesso di importanti certificazioni: devo dire che stanno riscuotendo grande interesse e ci stanno dando molte soddisfazioni. Ritengo che le certificazioni su alcuni quadri che abbiamo in programma di raggiungere ci aiuteranno a distinguerci nel mercato.